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4 NOVEMBRE 2021

4 NOVEMBRE 2021   RICORRENZA   UNITÀ NAZIONALE

4 NOVEMBRE 2021

Care cittadine, cari cittadini, come ogni anno il 4 novembre celebriamo la ricorrenza della fine del primo conflitto mondiale, una data carica di significato.

Care cittadine, cari cittadini,
come ogni anno il 4 novembre celebriamo la ricorrenza della fine del primo conflitto mondiale, una data carica di significato. La fine della guerra, sul fronte italiano, avveniva dopo tre anni e mezzo di confronto militare. Fu un conflitto mondiale che coinvolse 28 paesi tra l’estate del 1914 e la fine del 1918. Una guerra, che contrariamente alle attese, fu lunga, molto aspra e combattuta in un sistema di trincee che serviva a mantenere le posizioni acquisite. Morirono e rimasero gravemente feriti tanti italiani, più di 650.000 i soldati morti.

Voglio iniziare questo mio messaggio con una lettera, lettera che Antonio BERGAMAS, un ragazzo che aveva disertato l’esercito austriaco per unirsi a quello italiano. Un soldato caduto in combattimento senza che il suo corpo fosse ritrovato. Un uomo che ha preferito morire da italiano piuttosto che vivere sotto un’altra bandiera:

“Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare a morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia. Addio mia madre, perdonami dell’immenso dolore ch’io ti reco e di quello ch’io reco al padre mio e a mia sorella, ma, credilo mi riesce mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro per la Patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una Patria che non era la mia e che odiavo. Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio con i vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro carso selvaggio”.

Quanti di noi oggi sentono profondamente dentro di sé l’orgoglio di essere italiani?

Oggi tributiamo l’omaggio della nostra comunità a tutte le vittime innocenti di questo e di altri conflitti, a cominciare dai nostri concittadini i cui nomi sono incisi sui monumenti dedicati ai caduti. Quando ricordiamo i nostri caduti, non facciamo omaggio a valori legati al concetto di guerra, ma a valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo, della dedizione. Quanto accaduto allora e nel conflitto successivo, ci ha reso evidente che la guerra, qualsiasi guerra, è da condannare. È con questo mandato costituzionale che oggi le nostre Forze Armate hanno il compito di difendere la Patria, la pace e la nostra libertà. Un impegno che svolgono con dedizione sia in Italia che nelle missioni internazionali di pace all’estero, per questo le ringraziamo.

Questa giornata ci deve ricordare che il modo migliore per commemorare i nostri caduti è impegnarsi in prima persona, ogni giorno, nel nome dei diritti, ma anche dei doveri che ognuno di noi deve rispettare perché il futuro della nostra “Patria” dipende prima di tutto dai nostri comportamenti quotidiani. Tutti in prima persona dobbiamo essere costruttori di giustizia e di pace.

Il nostro comportamento deve andare nella direzione di difendere la dignità delle persone, aiutare i più deboli, aumentare le nostre conoscenze, costruire un tessuto sociale accogliente, equo, solidale che i nostri “padri” hanno cercato di consegnarci anche al prezzo della loro stessa vita.

VIVA L’ITALIA, VIVA IL 4 NOVEMBRE, VIVA LE FORZE ARMATE GARANZIA DI LIBERTA’

IL SINDACO
Enrico Vai